Ricordo la mia prima pagaiata come fosse ieri e già sono passati 5 anni. Era il 2013, ai tempi era un po’ che si sentiva parlare di sup, si vedeva qualche immagine, qualche video, sui giornali era la novità dell’estate e se guardiamo i titoli a venire lo è stata per tutti gli anni successivi.
L’amore per il sup iniziò visivamente, ma era un amore platonico che doveva essere al più presto sfogato e così mi informai sul più vicino centro di noleggio ed era a 100 km, sul lago di Como.
Bene, era fine estate, mi infilai le fidate infradito, il costume e andai a noleggiare la mia prima tavola.
Dopo aver consegnato la carta d’identità e aver fatto una bella firma sul modulo di scarico responsabilità eccomi in ginocchio su una “bella” Bic Dura-tec 11’4″ bianca e rossa. Le istruzioni del noleggiatore erano state piuttosto sommarie: «La pagaia a te va bene alta così, stai in ginocchio fino al largo poi ti alzi e pagai». Bene, tutto chiaro e semplice, anche se in verità lo stare in piedi non era poi così immediato, senza contare la fatica di affrontare le onde continuamente mosse dai troppi motoscafi, uno dei quali mi fece sbilanciare più del dovuto e cadere perdendo in acqua i miei occhiali da sole nuovi.
Il debutto non è stato in effetti dei migliori, ma lo ricordo ancora con il sorriso e pazienza per i Persol 649 che avrà indossato qualche trota e che io non ho più ricomprato.
Dopo qualche ulteriore gita sul lago di Como mi sono deciso a comprare la mia prima tavola (anche perché tra benzina, autostrada e occhiali da sole, ogni gita mi costava circa mezza tavola) ed iniziai ad esplorare in solitaria i nostri laghi, provai con il lago Maggiore, il Lago d’Orta, il Lago di Monate, ma nessun supper all’orizzonte, solo qualche canoista che mi guardava di sbieco.
Più passava il tempo più mi piaceva questo sport che in fin dei conti non ho mai considerato solo come sport, ma come vero e proprio stile di vita. Finché un giorno finalmente all’orizzonte scorsi prima uno poi due, poi tre supper, finalmente non ero più l’unico navigante di questi laghi e un po’ ne fui contento un po’ disorientato.
Poi con gli anni il banco di pesci si infittisce, si conoscono le persone, se ne capisce il valore, si apprezzano sempre più i veri momenti della vita, la vera passione e così dopo vari percorsi, strade intraprese, deviazioni, lavori in corso e rotonde eccoci qui a lanciare il nuovo sito di Circolo del SUP, l’amore per la tavola e la passione per il lago negli anni sono costantemente cresciute alimentate dal gruppo che si è creato e che continua ad espandersi.
Tutto questo per dire che siamo on-line e che speriamo il nostro sito possa diventare un punto d’incontro per tutti gli appassionati di SUP; ora non dovete più farvi 100 km per provare una tavola, ma la trovate sotto casa con la massima competenza (vi facciamo anche togliere gli occhiali!) e se siete troppo pigri per venirci a trovare veniamo noi con il furgone e ti portiamo la tavola a casa!
Insomma non hai più scuse per non provare il SUP che ricorda: è e sarà per sempre la novità dell’estate 😉